“Giara”


Hanno partecipato a questo volume:
Stefano Lanzara (FB) + Rosario Mogliarisi (BLOG)
Daniel Salvatori (BLOG)
Andrea Sodaro (DA)
Andrea Schiavone (DA)
Giulia Lomurno (BLOG)
Beatrice Varriale (FB)
Alessandro Giampaoletti (BLOG)
Samuele Coletti (FB)

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Testi non integrali del fumetto

Sono mesi che vago alla ricerca di verità frammentarie. Racconti strappati alle persone che hanno incontrato Giara nel breve periodo in cui è stata qui. Storie incerte che in qualche modo ho tentato di riunire secondo un sottile filo logico. Alcune testimonianze restano avvolte nel mistero come quelle del presunto antenato di Cedrik di cui si è persa traccia.

1) Sono seduta in attesa ad osservare la storia ripetersi.
Questo come gli altri mondi è frammentato, spezzato.
Cerco di trovare ancora un significato a quel che sto per fare. A pochi passi da me si erge la pietra che offre barlumi di diverse realtà. Incisa nella terra, sgorgata da essa, la Lapide di Henry Lodel mostra verità a cui loro non sono pronti. Ma io sono loro, sono proprio come questa gente e tutte le altre che ho incontrato. Non c’è nulla di divino in me.
[…]

Elis

2) La lezione del Maestro Miriæ era terminata da poco.
Tutti noi osservavamo con estrema attenzione la ragazza che percorreva i corridoi della Scuola. Era sottile, con un passo leggero, quasi fluttuante e i suoi capelli avevano un inusuale riflesso cangiante.
Ad accentuare la particolarità della sua figura, lasciava una sorta di nebbiolina arcobaleno ai suoi piedi.
Incuriosito, il mio amico Gèrard le si avvicinò.
– Cosa dimostra questo?
– Dimostra forse qualcosa?
[…]

Sam Fuentes

3) E così, d’improvviso, lei era apparsa.
Stringevo tra le mani il ciondolo a forma d’albero e lo sentii vibrare, scaldarsi. Non vi erano errori possibili, non era mai successo a nessuno dei miei antenati.
Sapevo già chi fosse, restava solo da scoprire il motivo per cui fosse giunta.
Il mio bis-bis-bis… nonno diceva che l’aveva incontrata quando ancora era bambina. E poi era divenuta donna.
Aveva lasciato a noi antenati il racconto del suo primo incontro, le storie sull’Albero in cui erano vissuti assieme, la loro separazione.
[…]

Sion Leam

4) Preso a scavare, intento com’ero a smuovere il terreno, non la vidi arrivare.
Una bambina esile si aggirava incuriosita attraverso il prato. Il suo sguardo si perdeva all’orizzonte, laddove il grande Albero Spezzato svettava nel cielo.
Camminava scalza sul terreno, con l’aria trasognata di chi non appartiene a questo mondo, col viso incorniciato da un caschetto di capelli rossicci opalescenti.
[…]

Inij Soltw

5) Sobbalzai quando vidi comparire la bambina dal caschetto color carota.
– Dai piccolo, non spaventarti.
– Ciao.
– Sei parente del vecchietto che arava il terreno?
-Chi Inij? È fortunato ad avere quel potere, noi tutti lo siamo.
– Sei mai salito sull’Albero?
-Nessuno c’è mai salito, almeno credo.
– Che ne sai tu dell’Albero?
– Per me è un simbolo.
– Come la Lapide di Lodel?
– Cosa rappresenta la Lapide, secondo te?
– È il simbolo dell’Alchimia, dei Discepoli della Forma e della Scuola di Ser; anche se quella l’ha fondata Cedrik.
– E se non fosse così? Se il vero simbolo fosse un altro?
[…]

Rod Ehal

6) Io sono Giara, e sono umana, proprio come lo siete voi.
In ciò che ho fatto poco fa non c’è nulla di divino. Siamo tutti esseri umani, io e voi, indipendente dalle capacità che abbiamo. Il vostro credo in quanto Discepoli della Forma dovrebbe essere in linea con il mio. Tuttavia vi è una sostanziale differenza. Voi accettate quest’idea, ma non vi credete fino in fondo. Quindi, per far sì che io possa essere compresa, vi dirò che sono un dio. Io sono il mio dio. L’unico che conosca e che possa plasmare la mia realtà.
[…]

Registrazione del discorso di Giara, 04-06-7636

 7) Il viaggio è stato rapido e senza intoppi. Finalmente ho preso coraggio e sono partito lasciandomi dietro la mia vecchia casa, superando la Muraglia che separa la Prima Alleanza dai territori appartenenti all’Alleanza di Cedrik. Eccomi quindi nella terra natia di Adriana Lejos.
Alcuni giorni fa, dopo aver seguito le lezioni, ebbi modo di parlare con Giara, a detta di molti la più grande Maestra della Forma di tutti i tempi. Nel vederla fui subito colpito dalle tonalità con cui variavano i suoi capelli, parevano fatati, proprio come quelli di Adriana.
[…]

Arnold Collin

8) Qualche giorno dopo la partenza di Giara venne a parlarmi una signora di nome Elis.
Mise sul tavolo un asse di legno intagliato.
Poi divenne un’altra, il suo corpo mutò e mi ritrovai di fronte una donna dai lunghi capelli vermigli e la pelle tinta di un blu lapislazzuli. I suoi occhi violacei mi lasciarono interdetto per il breve attimo in cui mi fissarono. Avevano un colorito cangiante, simile ai capelli rossi di Giara. A nulla valsero le mie capacità di Maestro. In un soffio dimostrò quanto il nostro livello di evoluzione fosse distante.
Attese alcuni momenti, poi riassunse l’aspetto di una comune donna dai capelli castani e prese la parola indicando la tavola incisa.
– Non sono certa di comprenderne il suo completo significato, ma temo che la venuta di Giara porterà dei cambiamenti a questo mondo.
[…]

Seel Miriæ

Fu proprio Seel che, dopo avermi messo al corrente dell’incontro, mi chiese di ottenere, segretamente, quante più informazioni possibili partendo dalla sua testimonianza e dalle pagine lasciate da Elis. Subito raccolsi la deposizione scritta del primo ragazzo che aveva parlato con Giara. Quindi inserii il discorso con cui la grande Maestra si mostrava al pubblico per la prima volta.
A distanza di pochi giorni, alcuni sconosciuti mostrarono a Seel gli scritti di Sion Leam dicendo di averli trovati al mattino assieme ad un ciondolo che riluceva di luce propria. Attraverso il loro contenuto venni a conoscenza dell’Albero Spezzato, la cui collocazione restava tuttavia un mistero.
Su richiesta di Seel mi avventurai alla ricerca di Sion Leam e dell’Albero, con il solo ausilio di una nave e la guida del pendente.
Dopo mesi di ricerca, capii di essere giunto a destinazione quando vidi un albero dalle proporzioni mastodontiche squarciato dalla cima fino ad una altezza che valutai attorno i cinquanta metri. Non potei sbagliarmi, anche perché il ciondolo smise di brillare non appena arrivai nelle sue vicinanze.
All’aspetto presentava una corteccia liscia e dura, quasi vetrosa e non riuscii a stabile a che specie appartenesse. Nei pressi dell’Albero incontrai un bimbo ed una anziana persona che dissero di aver parlato con Giara e ne raccolsi le dichiarazioni senza aver modo di poterne verificare la veridicità.
Ed eccomi ora. Scrivo queste conclusioni dopo giorni che la mia mente rielabora i fatti senza sosta. In mano solo voci incerte e oggetti inspiegabili; storie senza fondamenta che potrebbero costituire un indizio fondamentale per rivelare le verità offerte dalla profezia. Ci sono giorni in cui ho la visione di altri luoghi, diversi. Mondi devastati da una pioggia incessante di comete, pianeti che vengono lentamente risucchiati da buchi neri e altri talmente oscuri a cui evito di pensare.
Eppure, tra tutte queste visioni catastrofiche, compare a volte una cupola lucente dalle dimensioni ciclopiche che avvolge un intero pianeta donandole luce e energia.
Ogni rilettura di ciò che scrivo porta nuovi dubbi. In definitiva devo ammettere che potrebbe essere tutto frutto di una suggestione.
Da solo, con l’unica compagnia di un una navicella impazzita che inspiegabilmente ha perso le coordinate di ritorno, qualunque cosa può apparire possibile e al contempo assurda. Domande e allusioni mi perseguitano. E sempre più mi assale l’angoscia per aver scorto verità che non dovevano ancora essere rivelate.

2 pensieri su ““Giara”

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