Dalla finestra


L’uomo spiando dalla finestra vide una piccola folla di report. Sentiva suonare il campanello. C’era una scuola proprio di fronte e così quando i ragazzi uscirono al suono della campanella molti furono stupiti di quell’inusuale assembramento di microfoni.
Microfoni e telecamere, questo vedeva l’uomo. Non c’erano volti o corpi dietro di essi. Unica cosa che scorgeva erano i fili attorcigliati che si collegavano ai furgoni parcheggiati lungo la strada. Fili che proseguivano attraverso percorsi inesplicabili raggiungendo le sedi televisive.
L’uomo dalla finestra si sentiva stanco dopo neppure un’ora che i giornalisti si erano piazzati sotto casa sua. Contina a leggere –>

2 pensieri su “Dalla finestra

  1. Un mini racconto veramente pregevole per come era iniziato e per come ha poi proseguito virando in maniera netta, del tutto sorprendente.
    Infine quelle considerazioni su se stesso, su Mary e sulla madre, che assomigliano molto a situazioni attuali.

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  2. I racconti sono molti, includono sempre la folla sotto la finestra, alcuni sarebbero dovuti divenire l’inizio di una storia lunga
    ma poi ho cominciato a diramare; ci sono versioni in cui è presente la figlia, altre sgorgano da un diverso incipit
    alla fine restano solo manciate di vite fasulle senza direzione

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